Salvatore P.

Kriek 100% Lambic Bio (2023) P.

3,90. Happy Birthday Sandro N. 🍻🍻🍻

Squeeze Time P.

BPBW 2024. Late check in.

Keep Near Until Done P.

BPBW 2024. 3,80.

Vigneronne (2021) P.

3,90.

Peachfuzz P.

Note di pesca intense, che d’altronde il nome, dal prevalente luppolo impiegato (Peacharine), fa ben prevedere… succosa, anche un po’ monotematica a dire il vero, giusto terminata con erbaceo ed amaro morbido. Però fresca e ben fatta, poco da dire. 3,90.

Bourbon Barrel Aged King Ink (2023) P.

Roba tosta, anche se i suoi 12,5% sono ormai quasi modesti rispetto all’asticella sollevata di continuo nel genere… è “heavy” e anche “boozy”, nell’accezione positiva, dato che è stata riposta in botti Heaven Hill due anni fa e inlattata di recente. 4,35.

Double Dip BA 2023 P.

Pastry non troppo da pasticceria; sembra di sentire il lattosio, che però non dovrebbe esserci, sono impiegati altri zuccheri in compenso, e neanche poco. Poi arrivano le botti, Bourbon e Rye, ed anche l’equilibrio: si secca e l’alcol si giustifica. 4,20.

30 Days Italian Pilsner P.

Molto leggera, profumata, cereale, floreale e anche un po’ citrica, chiude con erbaceo gentile, amarognolo. Provata sia in bicchiere stretto da Pils, sia in pinta: direi un po’ meglio quest’ultima. Italodanese, non male.

NZ Slice of Sunshine P.

NZ West Coast, con Nelson sotto varie forme e Riwaka. Hoppy ed aromatica, ma con poche concessioni al dolce: decisamente secca ed amara. Fresca e piacevole, ma per niente ruffiana. Buona.

Classic Gueuze (2015) P.

Late check in. Eurhop! 2023.

Gueuze 100% Lambic Bio (2022) P.

Con la sua nuova etichetta, iconica ed accattivante, pur se davvero giovane non delude: frutta gialla poco matura, agrumi, secchezza, classicità. Thanks and cheers, Sandro N. 🥳🍻🎈

Iron Stone P.

NEIPA dall’aspetto fangoso, parecchio erbacea e con hopburn pesantuccio molto al di sopra del fruttato tipico, decisamente secca. Non si può dire piacevolissima, però nello stile è ben fatta; perlomeno non è assolutamente sul versante dolce, anzi. 3,60.

Double Dippy Doo P.

Fresh and juicy, con tanto Citra ed un pizzico di Simcoe: una bella combinazione citrica, fruttata, resinosa, erbacea ed amara. Molto seria, 4,15: un voto personalissimo, che esiste infatti solo nel mio personalissimo cartellino.

The Hazy Bunch P.

Collab con gli olandesi Frontaal. Note dolci di uva bianca e frutti tropicali, pompelmo ed erbaceo, amaro finale parecchio importante, al limite dell’esagerato, in un corpo denso e morbido. Buona, molto. 4,20 sul mio “personalissimo cartellino”.

Ampersand: Mosaic P.

Profumata, aromatica, amarognola, ben fatta e buona; anche perchè a me piace ancora molto il Mosaic. Che poi secondo me renda ancor meglio in un “ambiente” più secco ed asciutto, con una base maltata meno torbida e neutra, in pratica, è un altro discorso.

KBS Hazelnut P.

Aggiungere nocciola alla KBS non è una stupidaggine come si potrebbe pensare. Lo pensavo anch’io prima di provarla. D’altronde non tutte le creme al cioccolato e nocciola sono stucchevoli come la Nutella, insomma. Pensarla così è da ignoranti, sapevatelo.

Grolsch Premium Lager P.

KBS Cinnamon Vanilla Cocoa (2021) P.

La cannella esce subito, ma è fortunatamente ben equilibrata dal resto: vaniglia e cacao in polvere, ok, più tostati meno dominanti del solito e il legno di Bourbon, discreto ma presente. Dolce e speziata ma non troppo; molto meglio di quanto pensassi.

Velvet Rush (2021) P.

Caffè americano, leggermente macchiato, cremoso, dolce, aromatico, con correzione Bourbon che sembra leggera ma cresce a temperatura; ha corpo scorrevole e più di 11 gradi molto nascosti. E’ figlia minore della KBS, discreta, facile e piacevole. 4,10.

Heated Seats P.

Semplice: limonosa, con lieve dolce di frutta tropicale, amaro molto poco presente. Leggera, acquosa. Discreta, bevibile.

Mas Agave Clasica Lime 2021 P.

Profumata (una bombetta di lime), fresca e tanto gradevole, come un cocktail, sì quello; magari non proprio per tutti, ma per me è sempre un grande piacere. Ed ogni volta mi chiedo dove siano nascosti i 10% ABV… 4,10.

Bottle Shop Series Highball Drifter P.

Strano connubio tra scorze d’arancia, ciliegina sotto spirito, whiskey e zucchero di canna. Alcolica su corpo scorrevole. Che poi dovrebbe essere una replica birraria dell’Old Fashioned cocktail. Ed è diversa dal solito; come minimo interessante. 4,10.

KBS Maple Mackinac Fudge P.

Un anno in bottiglia. Lo so che non dovrebbe essere così, ma certe birre le trovo più eleganti e piacevoli quando hanno riposato, pur essendo meno esplosive. Focus sempre su caffè e cioccolato, ma ben ammorbiditi dal maple e arricchiti dalla botte. 4,35.

All Day Vacay P.

Parte leggermente acidula di frumento, per il resto è una sorta di Session o Pale leggeria, dalla luppolatura morbida ma presente, specie nel finale amarognolo, e con un corpo discreto. Facile, rinfrescante ed estiva, anche se fuori termine.

Oktoberfest P.

E’ parecchio tardi per festeggiare: meglio così. E’ decisamente maltata ma non troppo dolce, ha anzi un finale secco e amarognolo, non tanto corposa, scorrevole, comunque cremosa. Molto tedesca ed anche un po’ americana, in ogni caso ben fatta.

Stereo Mono HBC472 P.

Gonfia, soffice e succosa come le NEIPA vecchio stile. Sa tanto di frutta, gialla e tropicale (albicocca, mango, cocco), ed è fondamente dolce con un pizzico di pepe bianco, amaro quasi impercettibile. Non male, ma ricordo meglio altre Stereo Mono. 3,65.

Geuze Mariage Parfait (2017) P.

Ma sì, apriamola che ce l’ho da un po’ e mi scade: ah, sarebbe a fine feb 2040… vabbè, ormai è fatta. Corpo e carattere decisamente vinoso, legnosa, non particolarmente gasata nè così acida, neppure dolce, anzi; e l’alcol c’è, mica poco, però è imboscato.

KBS Espresso P.

Bevuta giovanissima, la ricordo spigolosa, superspinta sul caffè ma un po’ troppo monotematica. In bottiglia da un anno e mezzo, mi sembra al top: cala un po’ il corpo, il caffè è meno arrogante, ma emerge bene la botte di Bourbon prima nascosta. 4,40.

Blow Pop P.

Latta particolamente sfigata, ma almeno in parte recuperata e bevuta: l’ho praticamente vista deformarsi e depressurizzarsi… e certe cose non vanno bene. Già così non è niente male, ma probabilmente avrebbe dovuto esser meglio. Ometto il rating, quindi.

Implosion P.

I vantaggi di una birra senz’alcol (0,3% per essere precisi) li puoi scoprire in occasioni anche impensate: come quando hai dovuto prendere un antinfiammatorio, come me oggi. Il vantaggio di trovarne una hoppy, intensa e buona davvero, poi, è impagabile.

45 Days Organic Pilsner P.

Pils in stile tedesco. O danese? Ma in tal caso non certo quello di Tuborg, Carlsberg, ecc. Intensa sia nella parte maltata e cereale che, soprattutto, in quella erbacea e amara, corpo medio, fresca e dissetante. Spiace solo la lattina formato dilettante.

Rosé de Gambrinus (2020) P.

Più diretta che in bottiglia, più intensa nel lampone, forse un po’ giovane; sta di fatto che in ogni caso una Cantillon alla spina non va persa.

Kriek Mariage Parfait P.

Fa caldo, non ho voglia di frutta invernale, le ciliegie già mi intrigano. Schiuma rosa, densa, insolitamente persistente. Tanta ciliegia ancora fresca, acidità moderata, però aspra, un po’ amara nel finale. Diventerà più complessa, ma è già tanto buona.

Big Lushious P.

Se qualcuno ha mai provato l’uovo fondente con granella di lamponi V****i (censuro dato che nessuno mi paga per la pubblicità, purtroppo), conosce perfettamente il sapore di questa birra. Me lo ricorda a distanza di anni! Lasciva, anche quasi a Pasqua.

Marvelroast (2020) P.

Può una birra chiara con caffè, fave di cacao, vaniglia e lattosio non essere strana? Lo è infatti, ma si fa bere: il caffè esce molto, ma anche vaniglia e cioccolato si sentono bene; il lattosio, fortunatamente meno, ma ammorbidisce un po’ il mouthfeel.

KBS Maple Mackinac Fudge (2020) P.

Se è l’erede della CBS, su due piedi direi che un minimo la fa rimpiangere per equilibri: caffè e cioccolato un po’ avanti rispetto a Bourbon e maple. Ma è ancora giovane (3 mesi), checchè ne dicano ha ancora da farsi. Comunque buona, beninteso... 4,30.

Side Hustle P.

Profumata, tropicale, citrica: sa di mango, ananas, limone, è sessionabile ma non troppo inconsistente o leggera. Non è certo periodo di Session IPA per me, ma questa ci sta. E la base Mikkeller sembrerebbe risollevarsi, stranamente. Do The Hustle! 3,65.

Big Luscious (2020) P.

Una robusta Stout con cioccolato e lamponi. Anche se l’idea non mi ispirava troppo, la birra in realtà è molto cremosa, succosa, fresca, per nulla stucchevole o esageratamente pastry. Come un buon fondente aromatizzato al punto giusto. Golosa. 4,15.

Imperial Stout (2019) P.

Tostati, cioccolato fondente, fumo, liquirizia, anche caramello. Un anno e mezzo di bottiglia l’ha ammorbidita, stondata, ma resta parecchio intensa ed appagante.

Sally's Selection P.

Pils in teoria hoppy, in pratica maltata, un po’ fruttata, amarognola, poco aggraziata. Direi un po’ blanda e anche abbastanza inutile.

Más Agave Grapefruit P.

Non male, ma stranamente dolce e sciropposa, comunque un po’ sbilanciata rispetto alla ricetta originale con lime. Anche se il pompelmo (rosa?) si riconosce, c’è solo la parte aromatica, e neanche troppo fresca. Cambia l’agrume, cambia la birra.

Frangelic Mountain Brown P.

Quando arriva il maestrale dopo giornate infuocate e pesantissime sembra di tornare indietro o avanzare di mesi. E puoi bere quello che ieri avresti rifiutato. Nocciola intensissima, ricorda le Pastry ma è scorrevole, equilibrata e bella secca nel finale.